
Ametista. Quanto sei attratto da questo cristallo? Parliamo di una delle pietre più conosciute, una varietà di quarzo che grazie al suo colore viola porta equilibrio e serenità.
Una pietra molto antica che ha subito affascinato non solo orafi e gioiellieri ma anche regnanti, sacerdoti e nobili sia per le sue qualità estetiche che per le sue proprietà curative e per il suo ruolo fondamentale nel mondo spirituale ed alchemico. Persino nella religione ha rivestito ruoli importanti e la sua presenza sugli anelli vescovili era il simbolo della guida spirituale nel mondo cattolico.
La sua storia risale fin dai tempi degli antichi Egizi dove veniva utilizzata per gioielli, intagli ed anche come sigilli. Ma è grazie a Greci che essa ha preso questo nome: deriva dal greco amethystos, il cui significato è “colui che non si ubriaca”, poiché anticamente a questa pietra veniva attribuito il potere di rendere immuni dagli effetti del vino e dell’alcool.
Una bellissima leggenda narra che

Una ninfa dei boschi di nome Ametista fece invaghire di se il Dio Bacco che cominciò a corteggiarla assiduamente. Ametista infastidita da queste attenzioni proseguì nel suo rifiuto e Bacco, ferito ed offeso decise di scatenarle contro una belva feroce.
La ninfa impaurita si appelló alla Dea Diana che nel disperato tentativo di salvarla la trasformò in un bellissimo e lucente cristallo così che non fosse divorata dalla bestia.
Bacco preso dal rimorso per l’accaduto come pegno d’amore le verso addosso il suo miglior vino, lei apprezzando il gesto assunse il bellissimo colore che oggi possiamo ammirare su questo cristallo.
Tale suggestiva leggenda ha fatto si che durante la storia, non solo Greca ma anche Etrusca e Romana, questa pietra venisse appunto utilizzata come rimedio (o meglio prevenzione) all’ubriachezza.
La storia ci porta numerosi esempi sull’utilizzo di questa pietra. Santa Ildegarda nel medioevo ha messo le basi di quella che oggi conosciamo come Naturopatia, includendo nei suoi trattamenti, tra i vari rimedi naturali anche l’uso delle pietre e in particolare dell’Ametista.
L’Ametista è citata anche nell’Antico Testamento, nel libro dell’Esodo è una delle pietre presenti nel pettorale del giudizio.
Proprietà curative e spirituali
L’Ametista corrisponde al VI chakra ed è utilizzata in tutta la sfera umana: anima, mente, corpo ed emozioni. Le sue proprietà sono veramente tante, e tutt’ora rimane la pietra d’eccellenza anche nella cristalloterapia, reiki, thetahealing, meditazione e altre discipline olistiche. La sua versatilità è il suo segreto, infatti è una delle poche pietre al mondo che può vantare così tanti utilizzi.
Proprietà utili a spirito ed anima
- Nutre la nostra consapevolezza e sensibilità elevandoci a livello spirituale
- Favorisce l’intuizione e l’introspezione purificando il subconscio
- Permette di sviluppare le capacità di chiaroveggenza e visualizzazione
- Rafforza la pazienza e il senso di giustizia, mitigando l’egoismo e l’egocentrismo
Le proprietà utili alla mente
- Permette di alleviare il senso di tristezza e di solitudine
- Garantisce equilibrio e armonia aiutandoci ad allontanare lo stress e i disturbi ad esso associati
- Riequilibra gli ambienti e se posizionata in camera da letto migliora il riposo

Qualità dell’Ametista
Relativamente presente in tutti i continenti, l’ametista possiede colorazioni differenti in base al territorio di origine e alla qualità. La zona più celebre per l’estrazione di questa pietra è il Brasile , altre aree estrattive importanti si trovano in Uruguay, dal quale provengono geodi dal magnifico color viola intenso.
Come distinguo le differenti qualità?
Parlando di geodi o di druse, valutiamo un’Ametista in relazione al colore: le pietre dalla colorazione più satura, uniforme e intensa possiedono un valore molto più elevato rispetto a quelle con un colore più tenue chiamate commercialmente Ametista lavanda.
Come si forma
I cristalli di Ametista si trovano all’interno di geodi sviluppatisi nelle rocce basaltiche a causa di un’attività idrotermale successiva, ma spesso prossima, all’evento magmatico stesso. I geodi sono cavità presenti entro le rocce ignee, che rappresentano, di fatto, bolle di gas variamente modellate dallo scorrimento maggiore o minore del liquido magmatico.
Sulle pareti interne di tali geodi si possono sviluppare raggruppamenti di cristalli “cresciuti” grazie alla particolare composizione chimica e alla temperatura relativamente alta (da 850 a 50°C) dei fluidi idrotermali percolati attraverso la roccia.
Come pulire l’Ametista e prendersene cura
- Possiamo pulire l’Ametista dell’Uruguay con acqua, infatti avendo la matrice di basalto non rischia di rovinarsi , lasciamola asciugare su un panno.
- Attenzione: se l’acqua di casa è particolarmente ricca di calcare, meglio fare un risciacquo con acqua distillata per evitare che si formino patine sui cristalli.
- Ricorda che l’Ametista non ama la luce diretta del sole, quindi non tenetela a lungo sotto i raggi solari.
Pulizia Energetica
Come già detto parliamo di una pietra dai mille usi, proprio per questo motivo è necessaria purificarla, soprattutto subito dopo il suo acquisto. I metodi per purificare questa pietra sono svariati, dopo averla scaricata sotto l’acqua corrente e fatta asciugare possiamo usare uno di questi metodi:
incenso, reiki, suono, luce della luna piena, geometria sacra e simboli radionici.
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